Popoli e culture differenti hanno attraversato e abitato il Salento sin dall’alba dei tempi, lasciando in eredità un patrimonio storico che sa mescolarsi e confondersi con leggende intramontabili e racconti mitologici da custodire. Tra le righe di questa pagina a contendersi storie di antica bellezza sono le coste salentine di quattro località abbracciate dal mare: Porto Badisco, Castro, Otranto e Roca Vecchia.
Indice dei contenuti
In quale località salentina sarebbe sbarcato Enea
I quattro luoghi pugliesi rivendicano la paternità dello sbarco di Enea narrato da Virgilio nella sua opera monumentale:
Apparve il porto. Più da vicino, apparve al monte in cima di Pallade il delubro. Allor le vele colammo, e con le prove in terra demmo. È di ver l’Oriente un corvo seno in guisa d’arco, a cui di corda invece sta d’un lungo macigno un dorso avanti. Ove spumoso il mar percuote e frange. Nei suoi due corni ha due scogli, anzi due torri, che con due braccia il mar dentro accogliendo, lo fa porto e l’asconde sopra il porto. Lungi dal lido è il tempio.
Secondo il racconto del poeta latino, Enea, sfuggito alla distruzione di Troia, giunse in Salento per poi raggiungere il Lazio, meta finale del suo viaggio in Italia. La mitologia ha al suo seguito una folta schiera di appassionati, ognuno dei quali continua a chiedersi quale sia la località salentina degna di essere menzionata tra i versi del celebre poema epico. La sontuosità di una storia a cavallo tra mito e realtà richiede scenari suggestivi che il Salento sa concedere. Le interpretazioni in merito, però, sono ancora oggi variegate.
Porto Badisco e Castro Marina tra i luoghi dell’Eneide in Puglia
Se si dovesse scegliere dove collocare i luoghi dell’Eneide in Puglia, gli amanti della tradizione tiferebbero per Porto Badisco, qui dove nella Grotta dei Cervi Enea sarebbe approdato; questo sito archeologico inaccessibile al pubblico, risalente a più di quattromila anni fa e situato nella splendida insenatura di Porto Badisco, sarebbe stato infatti inizialmente battezzato ‘Antro d’Enea’ in onore della leggenda a cui la cavità neolitica più imponente d’Europa è legata. Per molti l’imboccatura del luogo, compresa tra due promontori, sembrerebbe rispecchiare la descrizione fornita da Virgilio.
I più pragmatici, invece, legati alla scoperta nel 2005 di una scultura mutila femminile riconducibile alla dea, per dovere di fedeltà candiderebbero Castro Marina a scenografia ideale dello sbarco di virgiliana memoria: l’area ospita, infatti, un tempio situato in altura dedicato a Minerva (nome romano della dea Pallade Atena). L’antica acropoli di Castrum Minervae, citata da Virgilio nell’Eneide, può essere ammirata imbarcandosi su un peschereccio alla volta del cosiddetto ‘Porto di Enea’.
Leggi anche: La leggenda dei trulli siamesi: amore e rancore per le vie di Alberobello
Otranto e Roca Vecchia come porti di approdo dell’eroe troiano
All’elenco delle località desiderose di vedersi attribuire il porto di approdo dell’eroe troiano, detto anche ‘Porto di Venere’, si aggiunge Otranto, l’unica città che si affaccia come un arco verso l’Oriente: secondo alcuni il monte sui cui si erge il tempio in onore di Pallade Atena non sarebbe altro che il Colle della Minerva dove oggi è possibile osservare la cattedrale dedicata ai Martiri, caduti durante l’attacco turco del 1480.
Altri sostengono, infine, che Enea avrebbe navigato sino al Salento insieme ad altri reduci troiani su imbarcazioni diverse, raggiungendo così punti della costa differenti: uno di questi sembrerebbe corrispondere alla marina di Rocca Vecchia, anch’essa ospitante un vecchio tempio scavato nella roccia, non visibile dal mare per via di una barriera naturale sulla spiaggia e del pittoresco complesso roccioso delle Due Sorelle che lo nascondono.
Puglia e mitologia legate indissolubilmente
Per quanto le scoperte archeologiche più recenti tendano a far prevalere l’ipotesi che lo sbarco di Enea si sia compiuto tra Porto Badisco e Castro, è interessante osservare con quanto orgoglio le singole località nominate vogliano salire sul palco dell’opera per suggellare il legame indissolubile tra la Puglia e la mitologia. Quel che resta nell’immaginario collettivo è la figura di un Salento che ha saputo accogliere e ammaliare con il suo fascino incontaminato anche un eroe epico.
Informazioni doverose: nel 2020 ho curato la rubrica Puglia tra miti e leggende sul Magazine FasanoOnline. L’articolo è stato originariamente pubblicato il 10 marzo 2020 e nella sua impaginazione su carta virtuale potete leggerlo qui.