Per passeggiare per le strade di alcune città occorre avere un bagaglio emozionale in più e una tonnellata di pensieri incasellati in meno. Me lo aveva già fatto capire Marrakech anni fa durante il nostro primo incontro, ma me lo ha ricordato anche Napoli in poche ore con la sua preziosa teatralità e le immancabili contraddizioni di una città che non sa contenersi, ma contenere sì.
Napoli corre, disorienta, declama, ammalia, riempie, canta, amplifica. Napoli ci prova in tutti i modi e in tutti i sensi. Se fosse artefatta, ferite e virtù non verrebbero mostrate allo stesso modo, invece ognuna di loro è la proiezione reale dei più di 3 milioni di volti che la animano.
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Come una gigantesca pizza fritta: cosa vedere a Napoli in mezza giornata
Scegliere cosa vedere a Napoli in poche ore è stato complicato. Come una gigantesca pizza fritta incandescente, io al suo interno ci ho trovato di tutto, ma in troppe piccole quantità per poter dire di averla divorata come merita.
In poco più di mezza giornata ho macinato chilometri per scoprire di ogni luogo solo piccole porzioni: i dintorni di Piazza del Plebiscito, un breve tratto di Spaccanapoli, alcune vie forse dei Quartieri Spagnoli, una parte del Chiostro maiolicato di Santa Chiara e di Castel dell’Ovo, viuzze con scalinate ripide inaspettate e facciate scenografiche di case addossate le une alle altre come amiche inseparabili intente a ciarlare perennemente tra loro. Praticamente quasi nulla.
Prima di raggiungere il lungomare, i miei occhi hanno incontrato architetture caotiche e palazzi magnificenti, conoscendo sia alcuni vicoli della Napoli senza sole – come recita una poesia di Gianni Rodari – sia luoghi abbagliati dalla luce calda di una giornata di fine estate solo per convenzione. Il calendario non dice sempre la verità e il 19 settembre ne ho avuto conferma sino alle ultime ore del pomeriggio.
Tip #1: se decidete di andare a Napoli, cosa vedere in un giorno si riduce a ben poca bellezza rispetto a quanto ha da offrire. Meglio, quindi, pianificare un weekend o un soggiorno più lungo se non volete visitare solo la parte più turistica della città.
Cosa fare a Napoli in un giorno (o più giorni): perché tornarci
Alcune delle zone più rinomate accanto ad altre dai lineamenti a me sconosciuti hanno fatto da sfondo a una delle domeniche più veraci e piene degli ultimi mesi, facendomi rientrare a casa con due mini cornetti rossi ricevuti un po’ come regalo non richiesto, un po’ come frutto di acquisti obbligati dopo alcune manovre strane scaccia-sfiga e ben auguranti del venditore ambulante più rapido e insistente del west partenopeo.
Già solo carpire da lui i segreti delle sue tecniche di marketing mi sembra un buon motivo per tornare a Napoli il prima possibile, no? Per non parlare, poi:
- dei rioni che non ho ancora esplorato;
- del patrimonio culturale e artistico che non ho ancora ammirato (tra cui il Cristo Velato);
- del percorso guidato lungo il Rione Sanità con la Cooperativa La Paranza a cui non ho ancora partecipato;
- del ragù napoletano e degli gnocchi con provola che non ho ancora assaggiato;
- dell’esperienza del Vesuvio al tramonto visto da Posillipo che non ho ancora vissuto.
Tip #2: giocate d’anticipo per la prenotazione dei musei. L’acquisto online dei biglietti è fortemente consigliato al fine di garantire la sicurezza dei visitatori regolamentandone l’accesso. Con i ticket online non solo vi assicurerete l’ingresso, ma potrete anche scegliere quando fare la visita (giorno e fascia oraria). Io, per esempio, riducendomi al giorno prima della partenza per Napoli, sono riuscita a comprare online solo il biglietto per il Castel dell’Ovo e non quello per la Cappella Sansevero e il Cristo Velato conservato al suo interno perché i ticket online erano esauriti. Non fate come me.
Napoli negli occhi di chi la vive
Napoli è una lunga lettera intima scritta a mano con una calligrafia affascinante, ma a tratti indecifrabile. Per leggere ogni riga e tra le righe, non basta visitarla in autonomia, perché va esplorata e capita con i napoletani. Per questo la prossima volta lascerò che a raccontarmela siano gli sguardi e la voce dei suoi abitanti innamorati, amiche e persone conosciute su Instagram che ogni giorno accorciano le distanze tra me e Napoli con i loro contenuti e l’autenticità del loro viverla quotidianamente.
Napoli corre, disorienta, declama, ammalia, riempie, canta, amplifica
Racchiudere in alcuni scatti quello che ho visto e provato durante queste brevissime ore nel capoluogo partenopeo è stato impossibile. Non ne sono stata capace né ho voluto essere invadente così come mi sarei sentita se avessi impugnato la macchina fotografica più del dovuto. Per fortuna c’è chi lo fa con una bravura, una naturalezza e una dedizione mirabili.
E allora ecco i profili Instagram di chi ha Napoli nel sangue e negli occhi, di chi sa amarla e farla amare. So di lasciarvi in buone mani. E se avete altri account da suggerire, fate come Napoli: non contenetevi e scrivetemi pure. Qui c’è tutto lo spazio possibile per contenere quello che questa città dalle mille anime è in grado di dare.